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Premessa

Unsplash è un sito che mette a disposizione gratuitamente foto ad alta risoluzione con licenza Creative Commons Zero, ciò significa che si è liberi di scaricarle, modificarle, distribuirle ed utilizzarle anche per scopi commerciali senza citarne l’autore. Fondato appena 4 anni fa come semplice Tumblr blog, oggi è più visualizzato del New York Time. Sarebbe il caso di dire:

 

Un’immagine vale più di mille parole.

 

Si ma non basta. Qual è il segreto del successo di Unsplash?

 

Il segreto del successo

Per scaricare le foto non è necessario iscriversi. L’iscrizione è comunque gratuita e consente ad ogni utente di caricare fino ad un massimo di 9 foto a settimana. Quello che stupisce guardando la home di Unsplash è la qualità stupefacente delle foto che vengono pubblicate ogni giorno. Non tutte le foto che gli utenti caricano compaiono nel “new” feed, il team di Unsplash seleziona infatti accuratamente le più interessanti. Le linee guida riportate da questo sito da – 1 miliardo di foto visualizzate al mese – sono poche e semplici.

Le foto devono avere una risoluzione minima di 3 megapixel e non possono essere troppo ritoccate, quindi sono bandite nella post-produzione operazioni come:

  • Grana eccessiva
  • Vignettatura accentuata
  • Eccessiva acutezza
  • Troppa saturazione
  • Foto in bianco con alcuni colori isolati

Non sono ritenute di qualità, foto con effetti di sfocatura troppo marcata o angoli di ripresa esasperati. Non vengono accettate foto che contengono nudità e violenza e sono scartate anche quelle con grafica sovrapposta come watermark, loghi, testi e bordi.

Veniamo al punto

Ciò che mi ha colpito di più da amatore della fotografia e da frequentatore assiduo di Unsplash è la visibilità che è possibile ricevere in poco tempo. Ho deciso di caricare alcuni scatti fatti qualche tempo fa, e con mio grande stupore ho ricevuto, per una foto, quasi 23.652 visualizzazioni, 98 download e 41 like nel giro di 1 settimana cifre che fanno girare la testa se confrontate con quelle ottenute per la stessa identica foto pubblicata su Flickr: 20 visualizzazioni, 0 commenti, 0 preferiti. In 2 anni.

Fiori

Resta inteso che lo scopo principale, per me, non è quello di ricevere elogi, o di fare una gara di visualizzazioni. Né vuole essere un Flickr versus Unsplash. Amo la fotografia perché mi diverte, mi emoziona e riesce a farmi vedere il mondo da un punto di vista inconsueto. È innegabile però che, se ciò che condividiamo viene apprezzato, in qualche modo ci sentiamo più appagati e siamo più motivati a proseguire.

Entusiasmato da questa nuova prospettiva ho iniziato a pubblicare le foto presenti su Flickr anche su Unsplash. Risultato? Una foto è stata selezionata per comparire nel feed new tra le migliori 10 del giorno.

La sezione new con la foto dell'ortensia selezionata
La foto dell'ortensia selezionata

È stato interessante leggere il punto di vista di un professionista della fotografia che pubblica su Unsplash. L’articolo di Samuel Zeller insieme alle riflessioni di Martino Pietropoli sono illuminanti in tal senso. Samuel Zeller è un fotografo professionista svizzero che ha lavorato dapprima come digital designer utilizzando nella maggior parte dei progetti, il lavoro di altre persone (font, fotografie, modelli 3D, illustrazioni vettoriali) come base per la costruzione di nuovi contenuti per i clienti. Ad un certo punto, ha sentito il bisogno di ricambiare in qualche modo questo altrui lavoro facendo qualcosa.

 

Per anni ho utilizzato il lavoro di altre persone senza dare realmente niente in cambio. Mi sentivo come se avessi bisogno di fare qualcosa.

 

Scoprendo Unsplash ha cominciato a caricare le foto sul suo profilo personale ricevendo numeri impressionanti di visualizzazioni, oltre 73.000.000 e 745.000 scaricamenti. Come ha argomentato nel suo articolo, non è soltanto una questione di numeri, con le sue foto le persone hanno realizzato di tutto, siti web, copertine di album, applicazioni, copertine di libri, etc.

Una sua foto è stata utilizzata anche da Apple per pubblicizzare l’iPad Pro. Si avete capito bene. Apple.

 

Apple iPad Pro launches with photos from Unsplash contributors Samuel Zeller and Anton Repponen. (Immagine: Martino Pietropoli)

Un professionista può accontentarsi della visibilità?

La visibilità ottenuta gli ha permesso di farsi conoscere, le visualizzazioni si sono convertite in clienti che lo hanno contattato e hanno richiesto il suo lavoro. Lui stesso ha definito le foto gratuite pubblicate su Unsplash come un teaser di ciò che è in grado di fare. Una sorta di “prova prima dell’acquisto”.

 

The images I give away for free are like a teaser of what I can do. Think of it as a “try before you buy” option.

 

Zeller si chiede se rilasciando una parte delle sue foto gratuitamente abbia perso soldi. Avrebbe potuto venderle in siti di Stock Image no? Forse. Avrebbe potuto farlo ma secondo la sua tesi, la tendenza degli ultimi anni dimostra che la stock photography sta morendo, i clienti hanno budget sempre più risicati e poi è più gratificante essere pagati per scattare immagini specifiche e poter lavorare interagendo con delle persone piuttosto che venderle digitalmente. Secondo Zeller neanche il suo lavoro perde di valore,

 

una foto infatti ha valore se è usata da qualcuno

 

e non se sta su un hard-drive o su un social aspettando like.

Polarr ha usato una delle foto di Samuel Zeller per il loro editor fotografico online
Copertina dell'album "Atoms" di Leo Nocta che utilizza una foto di Samuel Zeller

Bellissimo, ma Unspash come monetizza?

Bella domanda. Il sito è molto minimale e dal design pulito, non vi sono banner pubblicitari. Facciamo un passo indietro e vediamo come è nato. Dietro Unsplash ci sta una gruppo di designers & developers freelance che dovendo realizzare il loro sito web 4 anni fa, si è trovato nella situazione di cercare delle immagini idonee allo scopo. Trovandone di scarsa qualità o troppo costose, hanno deciso di ingaggiare un fotografo che ha realizzato una serie di 10 scatti in un coffee shop.

Scelta la foto da utilizzare, ne restavano 9 inutilizzate. Hanno pensato che altre persone avrebbero potuto avere il loro stesso problema, quindi si sono decisi a condividerle gratuitamente creando un blog Tumblr.

 

A $19 Tumblr theme and 3 hours later, we had a site called Unsplash, with 10 of our best extra photos and a link back to our homepage.

 

Creato il blog con la promessa di rilasciare 10 nuove foto ogni 10 giorni, hanno condiviso il link su HackerNews – un sito web son una lista delle migliori cose trovate su internet e che permette ai membri di votare le sottomissioni degli utenti. Una comunità fatta di designers, sviluppatori ed imprenditori – un target di persone che avrebbe potuto trovare utile Unsplash. Da questo momento in poi è stato un crescendo di successo inaspettato, il blog è stato preso d’assalto dai visitatori che in numero hanno battuto qualsiasi campagna pubblicitaria mai fatta prima dal team. Tutto questo creato in un solo pomeriggio. Il team di ragazzi canadesi aveva gettato le basi per qualcosa di grande, senza rendersene conto.

 

The best marketing is when you don’t know it’s marketing

 

Quanto costa mantenere un sito come Unsplash?

Il semplice Tumblr blog è cresciuto molto rapidamente e si è trasformato in un vero e proprio sito web con tanto di home page con le foto in primo piano – featured – , una sezione new con le 10 selezioni del giorno, una bacheca personale con le pubblicazioni degli utenti seguiti, possibilità di creare collezioni tematiche, ed una sezione – explore – con la possibilità di visualizzare le parole chiave più ricercate.

Alla voce Made with Unsplash è possibile ammirare tutta una serie di lavori digitali che hanno fatto uso di fotografie scaricate appunto dal sito.

Nell’aprile del 2016 su crew.co compare un post dal titolo: What does Unsplash cost? che snocciola tutti i costi relativi al mantenimento di Unsplash. Il sito costa circa 18.000 $. Al mese.

Secondo i creatori, i costi per mantenere il sito vengono ripagati dall’indotto generato dal sito stesso. Grazie ad Unsplash, infatti, la società dei ragazzi canadesi ha acquisito le più importanti commesse. Niente male per un progetto parallelo non credete?

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